Movimento Artistico del
"Dinamismo Cosmico"
Redatto da Giosuè Allegrini ed Enzo Dente (Fondatore del Movimento)
L’ Arte deve rendere visibile ciò che è impudentemente nascosto dalla umana percezione: il “Cosmo” spazio-temporale-mentale che ci circonda, ed al contempo ci permea, si trasforma incessantemente in quanto regolato da “dinamiche leggi“ basate sulla tensione universale degli infiniti contrasti che costituiscono il sempiterno motore primo, la genesi del continuo divenire. L’essere umano spesso non afferra che anche realtà e fantasia vengono a mescolarsi perennemente fra di loro in forza di questa proiezione cosmica, in quanto il tourbillon dei quotidiani eventi porta le visioni spazio immaginifiche ad essere frullate in un rutilante caleidoscopio che ubriaca la mente come la spumeggiante onda di un tempestoso mare.
Lo svincolarsi progressivo da qualsiasi riferimento contingente e pregiudizievole consente all’ Artista di insinuarsi profondamente nelle dimensioni interiori della collettività, spesso metabolizzate dall’uniformità imperante e globalizzata, fino a giungere ai remoti confini degli alfabeti dinamici dell’astrazione evocativa e da lì derivare, quale moderno demiurgo, le leggi del perpetuo divenire.
L’indagine pittorica per poter cogliere questa recondita meta deve quindi necessariamente seguire un percorso a1chemico definito da continue trasmutazioni.
E’ dunque indispensabile, da parte dell’ Artista, concentrare le ricerche in maniera sistematica, ossia indagando sui rapporti lasso-dinamico-cromatici derivanti dalle continue mutazioni del trinomio tempo-linea-colore.
In questa plaga trans-formale si riescono a scoprire le infinite fluttuazioni di un substrato concettuale pentadimensionale (ossia decifrabile, appunto, attraverso coordinate crono-spazio-mentali) perennemente transeunte.
Operando quindi nella miscellanea cosmica degli accostamenti predetti si perviene all’ armonia assoluta perché lì scaturisce l’essenza dinamica dell’ineluttabile variazione.
Non bisogna dunque mai cedere alle sirene dell’indulgenza, dell’abbellimento, alla riduzione; è invece necessario rimuovere la buccia delle forme contingenti e procedere, come un occhio ubiquitario, sulla strada degli infiniti inviluppi che portano alla dimora del soffio vitale cosmico.
Chiave di volta è la tensione infinita, che raggrumandosi nelle macchie di colore materico, deve poter espandersi ed esplodere in variopinti spruzzi ed ampi graffi che tagliano e fanno vibrare il cielo.
Gli oggetti e le forme rappresentate nell’opera artistica, tela o scultura che sia, possono essere sì ripetuti ma mai seriali perché ciò porterebbe alla monotonia della rappresentazione, la qual cosa coinciderebbe con la morte della psiche partoriente e dell’universo spazio temporale ad essa correlato.
Anche l’utilizzo di materiali difformi e contrastanti, fra loro, intervenendo a smaterializzare la pittura porta ad accentuare la scansione mentale di queste indagini cognitive. La dinamicità della visione cosmica è dunque raggiunta attraverso il ritmo organico e vibrante dei trinomi segni-oggetti-colori che tracciano il movimento universale appoggiandosi in zone spazio temporali in cui vuoti e pieni si susseguono come cirriformi nuvole, svettanti nel cielo.
L’Artista deve, in ultima analisi, arrivare all’esaltazione cronologica dello spazio cromatico e della forma modulandole con rinnovata plasticità al fine di visualizzare sul supporto bidimensionale, o scultoreo, l’esperienza del movimento dinamico e ritmico, timbrico ed armonico, dell’anima entropica del Cosmo.
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The Manifesto of The Artistic Movement
"The Cosmic Dynamism"
Written by Giosuè Allegrini and Enzo Dente (Founder of the Movement)
The Art must make visible what is hidden from human perception shamelessly: the "Cosmos" space-time-mind which surrounds and permeates us both, as it turns incessantly controlled by "dynamic laws" based on the universal power of endless conflicts that constitute the eternal prime mover, the genesis of the ever-changing. The human being often does not understand that reality and fantasy are constantly to blend with each other by virtue of this cosmic projection, since the whirlwind of daily events brings the imaginative visions of space to be pureed in a glowing kaleidoscope which inebriates the mind as the foaming waves of a stormy sea.
The gradual break free from any reference to quota and prejudicial allows the Artist to insinuate itself deeply into the interior dimensions of the community, often metabolized by the dominantand globalized uniformity until it reaches the remote borders of the dynamical alphabets and evocative abstraction and derive from there, which a modern demiurge, the laws of perpetual becoming.
The pictorial survey in order to grasp this hidden goal must necessarily follow a path defined by continuous alchemical transmutations.
It is therefore vital, for the Artist, concentrate his research in a systematic manner, investigating the relationships lapse-dynamic-chromatic resulting from the continuous mutations of the trinomial time-line-color.
In this trans-formal zone it's possible to discover the infinite fluctuations of a conceptual penta-dimensional substrate (that is readable, in fact, across th chrono-mental-space coordinates) perpetually transient.
Working then in the cosmic mixture of the above combinations until we can reach an absolute harmony because there we can arise the dynamic essence of the ineluctable changes.
There must therefore never yield to the sirens of indulgence, of the embellishment, to the reduction, it is necessary to remove the peel of contingent forms and proceed as an ubiquitous eye on the road of endless envelopes that lead to the abode of the cosmic breath.
Keystone is the infinite tension, which coagulated into splashes of color materic, must be able to expand and explode in colorful splashes and large scratches that cut and vibrate the air.
The objects and shapes represented in the artwork, painting or sculpture that can be repeated but never serial so because this would lead to the monotony of representation, which would coincide with the death of the psyche in labor and space-time universe with it correlated.
The use of dissimilar and contrasting each other materials by intervening to dematerialize the painting, leads to a mental scanning focus of these cognitive investigations. The dynamics of the cosmic vision is thus achieved by the organic and vibrant rhythm of the trinomi sign-color-object that traces the universal movement, leaning in space-time areas where the empty and the full follows one another like clouds, soaring in the sky.
The artist must, ultimately, to reach chronological exaltation of the chromatic space and form modulating them with renewed plasticity in order to display the two-dimensional support, or sculptural, the experience of dynamic movement and rhythm, timbre and harmony, of entropic soul of the Cosmos.
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